"Leonardo Basile
è un
artista poliedrico ed originale. Nella sue continue
sperimentazioni il concetto di spazio si traduce nel
rapporto tra la dimensione dell’oggetto e i luoghi della
sua manifestazione.
Nelle sue creazioni c’è sempre un
ordine compositivo, anche nella libertà del segno,
nell’apparente dialettica, perché c’è un senso di
equilibrio nella diversità. Le sue “tessere”sono piccole
geometrie, porzioni quadrate di spazio che accolgono
essenze policrome, sfumature variabili di colore che si
modificano sulla base di una stessa tonalità. Alle volte
sono quadrati di spazio nei quali si armonizzano colori
e composizioni diverse che giocano tra loro nei
contrasti cromatici e nelle fantasie delle forme. Il
concetto di spazio si esprime nelle sovrapposizioni di
oggetti, nelle sperimentazioni sui materiali poveri come
il legno.
C’è la volontà di misurare lo spazio, di dare
un senso a ciò che scorre intorno a noi. Nell’idea di
spazio c’è anche una ricerca attenta del colore
attraverso la sintesi formale; un minimalismo che affida
a corpi minuscoli come particelle la traduzione di una
spazialità come pura idea, come concetto autonomo, uno
spazialismo che riproduce i concetti spaziali di
Fontana. L’elaborazione digitale rappresenta la
dimensione di un nuovo spazio, quello virtuale, nel
quale la dialettica è nella sintesi tra reale e
virtuale, nella fusione dei processi di elaborazione che
trasformano un oggetto bidimensionale reale in un
prodotto alternativo, attraverso un intervento
tecnologico." -
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